Amelia Sepe &egrave; una narratrice straordinaria, dotata di un lessico elegante e ra?inato, indice di un&rsquo;intelligenza che va oltre il precostituito. Nella sua narrazione si destreggia abilmente tra note paradossali e noir immerse in un onirismo fantastico nel quale le immagini si intersecano e assumono aspetti caleidoscopici. Nei suoi racconti il soggetto vive il pi&ugrave; delle volte situazioni paradossali, assurde, tese a mettere in luce una difficolt&agrave; interiore di inadeguatezza, in altre la componente noir &egrave; marcata e ben strutturata.<br />Altres&igrave; i personaggi fantastici, che da un racconto all&rsquo;altro assumono aspetti terrificanti e grotteschi, mettono in luce quelle parti che la psiche abilmente tenta di so?ocare, cio&egrave; tutte quelle inquietudini che agitano l&rsquo;animo umano.<br />Inoltre si avverte quel senso di insofferenza verso le disparit&agrave; sociali causate da un modernismo sempre pi&ugrave; esigente e strettamente legato a schemi e a ideologie tendenti all&rsquo;esaltazione del superfluo, al fine di condurre l&rsquo;essere umano a una corsa sfrenata verso il successo.<br /><i>Storie, racconti e cronache di un cambiamento </i>di Amelia Sepe va letto con molta attenzione, ed &egrave; consigliabile soffermarsi ad ogni racconto per meglio assaporarne il senso assoluto del gioco dell&rsquo;intreccio narrativo.<br /><i>Le storie prima della storia I II e III</i>, <i>Acqua santa e mani giunte</i>, Il <i>Tramontaro</i> <i>Ombra di gatto</i>, Il chiromante, <i>La condizione di Konsap</i> e molti altri&hellip;<br /><br /><b>Amelia Sepe</b> nasce a Roma nel 1992. Trascorre la sua infanzia nella Capitale. Si laurea in filosofia all&rsquo;universit&agrave; di Bologna, specializzandosi in filosofia greca. Stabilitasi a Bologna, lavora come bibliotecaria e correttrice di bozze. &nbsp;<br />