La &ldquo;Storia contemporanea&rdquo; &egrave; un ciclo di quattro romanzi in cui Anatole France, premio Nobel per la Letteratura, descrive la societ&agrave; francese di fine Ottocento, attraverso la figura del professor Bergeret, suo <i>alter ego</i>. Questi &egrave; un uomo di studio, abituato a meditare su tutti i problemi della cultura e della vita, con una vastit&agrave; di interessi e un&rsquo;intrepida fedelt&agrave; alla <i>raison</i>, che lo fanno assomigliare a un <i>philosophe</i> del Settecento, ma con un gusto della tranquillit&agrave; che lo tiene lontano dai tumulti della vita pratica.<br />Nel primo romanzo, &ldquo;L&rsquo;olmo del viale&rdquo;, attraverso le amichevoli e garbate discussioni con un dotto abate e le conversazioni nella vecchia libreria della citt&agrave;, di cui &egrave; assiduo frequentatore, si scopre, a poco a poco, pi&ugrave; di un intrigo, tra cui quello per la successione alla carica di vescovo della diocesi,&nbsp;con un meccanismo che permette all&#39;autore di smascherare l&rsquo;ambigua politica della Terza Repubblica.<br />Nel &ldquo;Manichino di vimini&rdquo; vi &egrave; la storia della rottura del matrimonio del protagonista, vale a dire dell&rsquo;autore stesso, in cui fa da sfondo l&rsquo;&laquo;Affaire Dreyfus&raquo;. Anatole France &egrave; da subito un ardente &laquo;dreyfusard&raquo; e anche il suo Bergeret lo diventa nel terzo romanzo, &ldquo;L&rsquo;anello di ametista&rdquo;, lasciandosi trascinare cos&igrave; nel campo delle passioni politiche. Questo romanzo, che &egrave; il pi&ugrave; ricco di intrecci, mette a fuoco gli intrighi di alcuni eminenti antirevisionisti di provincia, con una serie di ritratti e di scene in cui la vena satirica di France ha modo di brillare in pieno.<br />In &ldquo;Bergeret a Parigi&rdquo; assistiamo, infine, alle reazioni del protagonista, passato a insegnare alla Sorbona, di fronte alla vita della capitale, ancora agitata dagli ultimi sussulti dell&rsquo;<i>Affaire</i>.<br />Attraverso una rara eleganza stilistica, caratterizzata da una sottile ironia e da una magistrale abilit&agrave; nell&rsquo;afferrare le infinite sfumature dell&rsquo;esistenza e dell&rsquo;animo umano, Anatole France racconta le miserie della vita francese di fine Ottocento. Non senza coraggio e profondo senso di giustizia, lo scrittore &egrave; costantemente impegnato nella difesa della dignit&agrave; umana, contro i pi&ugrave; tenaci e balordi pregiudizi che reggono la societ&agrave;.<br />Nel 1921 France riceve il Nobel per la Letteratura, &ldquo;in riconoscimento della sua brillante realizzazione letteraria, caratterizzata da nobilt&agrave; di stile, profonda comprensione umana, grazia, e vero temperamento gallico&rdquo;.<br />La raccolta comprende: <i>L&rsquo;olmo del viale, Il manichino di vimini, L&rsquo;anello di ametista, Bergeret a Parigi.</i>