Il recente percorso evolutivo dei settori bancario, finanziario e assicurativo &egrave; connotato da una loro crescente integrazione e segnato dall&rsquo;emersione di fattispecie contrattuali con attitudini funzionali (risparmio, finanziamento, investimento e previdenza) ibride.<br />Questo percorso conduce verso la sovrapposizione di contesti operativi presidiati da fonti normative autonomamente strutturate e apparentemente non comunicanti, quali sono i due testi unici bancario e finanziario e il Codice delle Assicurazioni Private. Conseguenza ne &egrave; uno scenario contraddistinto da importanti incertezze interpretative e da ricorrenti problemi di qualificazione e di selezione della disciplina in concreto applicabile.<br />Al cospetto di figure complesse prospettate dalla pratica, si profila da molte parti l&rsquo;idea della inadeguatezza dell&rsquo;attuale architettura dell&rsquo;area lato sensu finanziaria, si sottolinea l&rsquo;affinit&agrave; delle strutture negoziali e la comunanza dei princ&igrave;pi e si reputa maturo il tempo per una revisione normativa del sistema in senso unitario.<br />L&rsquo;analisi dei caratteri funzionali esibiti dai rapporti ibridi dimostra tuttavia che la configurazione del sistema attuale conserva una propria valenza e trova la propria ragionevolezza nella disomogeneit&agrave; degli interessi garantiti, volta per volta, di clienti, investitori e assicurati.