Nell'antro dell'alchimista: Tutti i racconti: volume primo. E-book. Formato EPUB - 9788893257060
di Angela Carter
edito da FAZI EDITORE , 2019
Formato: EPUB - Protezione: Filigrana digitale
Scomparsa al culmine della sua carriera, dotata di un estro narrativo magico e irraggiungibile, Angela Carter ha scritto romanzi e racconti, e sono stati proprio questi ultimi a consacrarla come una delle autrici più talentuose del ventesimo secolo.
Nell’antro dell’alchimista – diviso in due volumi di cui questo è il primo – raccoglie la produzione migliore di un’autrice fondamentale. La camera di sangue, secondo Salman Rushdie il capolavoro per cui verrà sempre ricordata, è una serie di bellissime fiabe in chiave moderna, libere riscritture di quelle classiche, in cui l’autrice sbeffeggia gli stereotipi di genere affidando alla figura femminile le redini della storia, donandole un erotismo inedito e conducendola verso un finale vincente rimaneggiato in chiave ironica. Fuochi d’artificio nasce invece dall’esperienza dell’autrice in Giappone ed è il punto di svolta nella sua produzione, nonché il momento in cui il tema del femminismo diventa centrale: «In Giappone ho imparato cosa significa essere donna e mi sono radicalizzata».
Ai tesori custoditi all’interno di questa magistrale raccolta Angela Carter ha affidato il proprio testamento stilistico, servendosi di una scrittura raffinata, barocca, a tratti ermetica e costruendo una nuova mitologia femminista con cui condurre un’acuta analisi della società che supera le barriere del tangibile e penetra i meandri dell’immaginazione. Queste pagine, semplicemente, sono la testimonianza di una perdita incolmabile per la letteratura.
«Le sue cose migliori, secondo me, sono i racconti. La camera di sangue è il capolavoro della Carter. Probabilmente sarà il libro per cui verrà ricordata per sempre».
dall’introduzione di Salman Rushdie
«Una scrittrice raffinata dallo stile bizzarro, originale, barocco».
Margaret Atwood
«Talentuosa e fantasiosa scrittrice. L’immaginazione di Angela Carter non ha confini».
Joyce Carol Oates