Sono le nove di sera, la giornata &egrave; quasi conclusa e mi trovo seduto alla mia scrivania a riflettere sulla giornata appena trascorsa. Oggi &egrave; stata una giornata particolare, tre persone che mi hanno chiesto aiuto per affrontare le loro difficolt&agrave;. In tre sessioni differenti, con tre persone diverse, mi sono trovato a parlare di un tema importante come il perdono.<br /><br /><i>Paolo &egrave; un ragazzo di 25 anni che soffre di un disturbo d&rsquo;ansia generalizzato. Ha deciso di intraprendere un percorso perch&eacute; la sua ansia &egrave; diventata veramente invalidante e lo sta limitando in tante attivit&agrave; quotidiane. Abbiamo lavorato per alleviare i sintomi ed ora ci troviamo ad affrontare le cause del problema. In questa fase del lavoro abbiamo capito che molte delle sue ansie e preoccupazioni sono state scatenate da un passato caratterizzato dal bullismo. Ne &egrave; stato vittima dalle elementari alle medie. &Egrave; stato schernito dai suoi compagni per il suo fisico esile e il suo carattere sensibile.</i><br /><br /><i>Oggi, Paolo sente dentro di s&eacute; un carico di rabbia non indifferente. Nonostante sia consapevole che una strategia utile per lasciar andare la rabbia sia perdonare i ragazzi che gli hanno fatto dei torti, non riesce a fare questo passo.</i><br /><i>Veronica ha 40 anni, &egrave; sposata da 14 anni e ha due bellissime bambine. Descrive il proprio matrimonio come una storia tranquilla caratterizzata da amore e serenit&agrave;. Durante i nostri incontri mi dice che la sua vita matrimoniale &egrave; scivolata liscia con i normali alti e bassi dovuti ai problemi quotidiani. </i><br /><br /><i>Tutto era tranquillo fino al fatidico giorno in cui il marito, non riuscendo pi&ugrave; a sostenere il peso, le ha confessato un tradimento. E&#39; successo una sola volta,</i><i> con una ragazza conosciuta in un pub. Nel raccontarmi l&rsquo;accaduto, Veronica dice che ha sentito il mondo caderle addosso. Quelle che credeva essere delle certezze erano state inghiottite da un terremoto.</i><br /><br /><i>In seduta, ha preso consapevolezza che ama ancora il marito e ha visto in lui un vero pentimento. Nonostante ci&ograve;, prova un grande rancore nei suoi confronti. Nonostante cerchi di non mostrare la rabbia che prova, questa si palesa nei momenti meno opportuni. Pi&ugrave; di una volta ha aggredito il marito senza una reale motivazione. Con il tempo, la donna ha capito che l&rsquo;unico modo per andare avanti e salvare il matrimonio &egrave; perdonare il marito.</i><br /><br /><i>Gloria &egrave; una donna di 55 anni, si descrive come una persona tendenzialmente triste, nell&rsquo;ultimo anno le &egrave; stata diagnosticata una depressione. Sta seguendo una terapia farmacologica che la fa stare meglio. Nonostante i miglioramenti, sente l&rsquo;esigenza di lavorare sulle cause che sono alla radice della depressione e della sua tendenza alla tristezza. Lavorando, in psicoterapia, prende consapevolezza della sua eccessiva tendenza a sminuire le proprie capacit&agrave; e il suo valore. Durante una sessione, ricorda in maniera chiara tutte le volte che la madre la sminuiva e la criticava. Nonostante fosse brava a scuola, il genitore continuava a fare paragoni con i compagni di classe che ottenevano voti migliori dei suoi. Grazie al percorso fatto insieme ha capito che la tendenza a svalutarsi &egrave; la conseguenza dell&rsquo;atteggiamento che ha appreso dalla madre. Ha una grande voglia di cambiare e migliorare. Il desiderio &egrave; intenso come la rabbia nei confronti della madre, che si &egrave; sempre mostrata ipercritica e anaffettiva. La rabbia che prova nei confronti della madre la fa sentire in colpa e la fa sentire indegna, creando cos&igrave; un circolo vizioso che la fa sprofondare nella depressione.</i><br />&nbsp;