Le accuse che il mondo ha lanciato a Diego Armando Maradona sono tutte qui: la droga, i&nbsp;rapporti con le donne, i guai con il fisco e la politica. E poi, fu una vera colpa aver segnato&nbsp;con la mano agli inglesi? Fu suo il gol pi&ugrave; bello di sempre? E, soprattutto, era davvero<br />pi&ugrave; forte di Pel&egrave;? Dieci capi di imputazione per dieci ragionamenti difensivi. Dieci, come il&nbsp;numero che ha incarnato.<br />A condurre l&rsquo;arringa in difesa del campione &egrave; il suo avvocato di fiducia, Angelo Pisani, che&nbsp;il calciatore aveva ribattezzato &laquo;Angelone&raquo;; l&rsquo;uomo che ha tutelato la sua immagine e la&nbsp;sua figura dalle grandi persecuzioni subite: dai nemici del campo a quelli dei palazzi, dalla&nbsp;stampa ai finti amici, fino a quella pi&ugrave; grande, la persecuzione dell&rsquo;uomo sul giocatore.<br />Maradona contro Diego. La sentenza, ora che il tribunale che affronta il suo giudizio si &egrave;&nbsp;espanso fino a diventare celeste, sar&agrave; clamorosa.<br />Sar&agrave; anche l&rsquo;occasione per ripercorrere i passaggi salienti di una carriera e una vita uniche,&nbsp;vissute sempre al massimo, continuamente in prima pagina. Aneddoti personali inseguono&nbsp;i momenti in campo, mentre l&rsquo;eco di un&rsquo;esistenza da rockstar raggiunge ogni punto del&nbsp;pianeta. Di questa micidiale macchina mediatica Maradona sar&agrave; a volte vittima a volte burattinaio.Puntualmente, comunque, controvento, dribblando ogni ostacolo e nascondendo&nbsp;la palla al destino, mentre gli avversari di ogni grado continuano a inseguirlo, invano.