Poesiole irriverenti e intimistiche. Misteriose e criptiche ma divertenti. L&rsquo;autrice centra una serie di versi senza pretendere di essere una poetessa, senza l&rsquo;immodestia di saper scrivere in terzine, sestine e compagnia bella, anzi. Mette a nudo le sue fragilit&agrave; e i suoi desideri ma non svela del tutto i suoi versi spezzati, lasciati appesi a un che di arcano, di profondo e inaccessibile. La chiave della comprensione sar&agrave; nell&rsquo;accettazione dell&rsquo;atmosfera surreale che pervade i componimenti. Cos&igrave; come surreale &egrave; stato il breve periodo della sua vita durante il quale &egrave; rimasta preda di una specie di ispirazione sotto l&rsquo;influsso della quale non ha potuto fare a meno di trascrivere i suggerimenti che le si affollavano nella mente. Il risultato &egrave; questa silloge scaturita inaspettata ma accolta con leggerezza. Il giusto modo di affrontare l&rsquo;insolito che, a volte, si pu&ograve; presentare nella vita di ognuno. E di questo va dato merito alla D&rsquo;Elias che cos&igrave;, in punta di piedi <i>per non fare rumore</i>, esordisce nel mondo della poesia, quella dissacrante.