Met&agrave; anni Ottanta. Martin Heifer, giovane laureato in letteratura tedesca con l&rsquo;ambizione di intraprendere la carriera accademica, accetta l&rsquo;incarico di lettore presso l&rsquo;Universit&agrave; di Salerno. Sono trascorsi pochi anni da quando &egrave; stato costretto ad andare in terapia, prostrato dalle apparizioni di una misteriosa entit&agrave;. Oggi, Martin guarda al futuro e se da un lato vede se stesso come una sorta di reincarnazione del dio epico norreno Sigfrido, dall&rsquo;altro fa i conti con una ambizione sfrenata. A Monaco, lascia una madre con cui non parla da tempo e una donna con cui condivide l&rsquo;appartamento ma non &egrave; sicuro di amare.<br />La citt&agrave; campana, al suo arrivo, lo disorienta con i suoi colori vivaci, il vociare continuo, il turpiloquio salace&hellip; Un caleidoscopio di interazioni che non &egrave; pronto ad assorbire e che lo fa sentire estraneo e ancora pi&ugrave; solo. I suoi coinquilini non gli vanno a genio, il ragazzino che vede affacciandosi dalla sua finestra cammina a quattro zampe, il lavoro in universit&agrave; rischia di diventare ripetitivo. Poi, l&rsquo;incontro con la giovanissima Annalisa, che suo malgrado gli dischiude le porte dell&rsquo;inferno, facendolo precipitare in un abisso di allucinazioni, dolori fisici e morali, senza pi&ugrave; una chiara percezione del tempo che passa. Il destino pare tornare a sorridergli quando, sulla parete di un edificio seicentesco, scopre una immagine del dio pagano Wothan, a cui Martin implora il dono di una seconda possibilit&agrave;&hellip;<br />Ma chi &egrave; davvero Martin Heifer e quale il suo destino?<br />Un romanzo brillante a tratti irriverente in cui gotico e soprannaturale attraversano, come fiumi sotterranei, il genere noir.