Una raccolta di racconti apparentemente slegati tra loro, ma accomunati dalla sensazione di inquietudine che pervade le parole dell&rsquo;autrice, scelte con accurata dolcezza e precisione. Niente viene lasciato al caso, ogni minimo dettaglio &egrave; importante, ogni riga racconta una storia a s&eacute;, come gli oggetti in una bottega di un antiquario. Un viaggio tra diversi livelli, tra realt&agrave; e immaginazione, che tiene incollati dalla prima all&rsquo;ultima parola dipinta e fermata su queste pagine.<br /><br />Anna Maria D&rsquo;Agata nasce a Catania, dove vive fino alla maggiore et&agrave;. Si laurea in sociologia con indirizzo antropologico presso l&rsquo;Universit&agrave; &ldquo;La Sapienza&rdquo; di Roma. La bellezza grandiosa della citt&agrave; la incanta. Le manca il mare. Sogna di viaggiare in Paesi lontani e di scrivere. Inizia col suo primo diario all&rsquo;et&agrave; di dodici anni, per non smettere pi&ugrave;. L&rsquo;Europa la conosce, ma vuole spingersi pi&ugrave; lontano, desidera sentirsi spaesata, sorpresa, meravigliata da culture esotiche. Il Per&ugrave;, la Colombia, l&rsquo;Ecuador in compagnia della bellissima e dolce sorella,<br />dell&rsquo;adorata nipotina Lianca, passione mai uguagliata.<br />La Sicilia &egrave; lontana, la famiglia pure. Dopo un lungo vagabondare, il Messico, i Maya, le piramidi, paesaggi d&rsquo;infinita bellezza, gli oceani tumultuosi, possenti; il deserto, il peyote, la dolcezza mite degli indiani, la violenza dei messicani. La scrittura la accompagna, a periodi la lascia da parte insoddisfatta, critica, stanca di parlare di s&eacute;&hellip; Incontra J.L., fa e disfa il mondo e lui la ascolta paziente, silenzioso, non ha bisogno di parlare, lui, &egrave; un artista, il suo lavoro dice quanto &egrave; necessario e molto di pi&ugrave;. Si sposano qualche tempo dopo a Bruxelles, la citt&agrave; ha una bellezza segreta che si svela a poco a poco, vuole restare. Scrive, il suo desiderio pi&ugrave; forte &egrave; quello&hellip; Si reinventa antiquaria, ha la passione per i mercati, i rigattieri, le fiere; l&rsquo;ha sempre avuta, fa di un hobby il suo lavoro. Viaggia nel passato, non pi&ugrave; per il mondo. Le sue inquietudini, i suoi desideri, i suoi sogni a occhi aperti rischiano di smarrirla. Comincia cos&igrave; l&rsquo;analisi, che sar&agrave; il viaggio pi&ugrave; vertiginoso della sua esistenza. Scrive senza una vera continuit&agrave;, quei fogli bianchi luccicano minacciosi, decide di rinunciare ma &egrave; impossibile&hellip; Ora vive a Catania da qualche mese, &egrave; ritornata finalmente dopo il suo lungo, volontario esilio. Ha settant&rsquo;anni e scrive con trepidante emozione, come il primo giorno.