Un libro scritto per scommessa dove i personaggi reali interagiscono con i personaggi creati dalla fantasia dell'autrice.
Soster, il grande memorialista, è il protagonista di un momento cruciale della storia e ciò si evince dai suoi scritti, dove con lucidità prima s’infervora per il nuovo Regno, poi esprime tutta la sua delusione.
Nonostante questa sua amarezza non ha mai partecipato ad alcuna congiura o manifestazione contro i Savoia anche se ha continuato a fare politica attiva nel Consiglio comunale della sua città. Le sue affermazioni danno veridicità al volume e offrono uno spunto critico del passaggio dall’Austria all’Italia, passaggio voluto dalle potenze europee, ma non sempre capito dal popolo che viveva ai margini della grande storia, lacerato dai problemi quotidiani, soprattutto in queste cittadine di provincia, vicine al confine e lontane dai grandi centri dove invece si respirava un’aria di novità e di cambiamento.
Nella stesura l'autrice ha cercato di dare ampio spazio alle passioni e si è immedesimata in alcuni personaggi e nei contesti in cui sono stati inseriti per ribadire che al di là dei disegnivoluti dai potenti, esiste sempre un popolo con un cuore che lo guida sui percorsi spesso tortuosi ed incomprensibili della storia.