La perdita dei propri genitori, in tenera et&agrave;, &egrave; la disgrazia peggiore che possa capitare. Ma al peggio non vi &egrave; mai fine e, prendere il posto di mia sorella e di mio cognato dopo la loro morte, pensando di colmare un vuoto nel cuore della loro figlia Alessandra, &egrave; stato quanto di pi&ugrave; deleterio potesse capitare ad entrambe.<br />Quando mia sorella voleva abortire, la convinsi a non farlo, promettendo che avremmo amato ed educato quella creatura nella stessa misura. Riconosco che il mio generoso ruolo di tutrice, fatto solo di concessioni, ha guidato Alessandra in un vicolo cieco, fatto solo di bugie, simulazioni e accattonaggio.<br />Tornassi indietro, lascerei decidere al destino e, per nessun motivo, aprirei soltanto la valvola del cuore.<br />Annarita Luzi &egrave; nata a Tivoli nel 1954. Vive a Villalba di Guidonia. Vedova, ha due figli e quattro meravigliosi nipoti.<br />Si dedica, con passione, al riciclaggio di qualsiasi oggetto, ma prevalgono le stoffe e vecchi vestiti colorati che trasforma in comode sacche da viaggio, cuscini e coperte. Discreta cuoca, viene chiamata in case private per preparare e servire le cene.<br />Mai dove ti porta il cuore &egrave; il secondo romanzo. Il primo, Le mie signore, &egrave; stato pubblicato da Albatros nel 2011.