Il saggio di Antonio Di Martino approfondisce il percorso e la produzione di Italo Calvino soffermandosi sul passaggio che conduce dalle fiabe ai testi combinatori e sulla polifonia interiore tra le <i>Citt&agrave; invisibili</i> di Marco Polo e i tarocchi de <i>Il Castello dei destini incrociati</i>. L&rsquo;autore analizza gli elementi che, nel corso degli anni, hanno alimentato questi sviluppi letterari: esperienze, incontri con altri autori, novit&agrave; linguistiche come quelle apportate dall&rsquo;OuLiPo. In esame &egrave; il ricorso al fantastico che diventa uno strumento d&rsquo;identificazione del reale, l&rsquo;architettura che sorregge la fiaba, il suo modello costruttivo basato sulla logica narrativa da cui ha origine l&rsquo;interessante binomio scienza-letteratura.<br />Italo Calvino, attraverso l&rsquo;inchiostro, d&agrave; vita alla rappresentazione del bene e del male, le due nature che abitano l&rsquo;uomo con le rispettive immagini. Per comprendere e raccontare il mondo e le sue storie controverse e coinvolgenti &ndash; come Antonio Di Martino ci mostra &ndash; allo scrittore diviene indispensabile l&rsquo;uso di una mappa verso cui il lettore prova attrazione e in cui ritrova un senso di appartenenza da indagare nel profondo.&nbsp;<br /><br /><br /><b>Antonio Di Martino</b>, nato a Vico Equense (NA) il 9/12/1996.&nbsp;<br />Ha frequentato il liceo classico &ldquo;Publio Virgilio Marone&rdquo; di Meta di Sorrento e successivamente ha compiuto gli studi di Lettere Moderne all&rsquo;Universit&agrave; di Napoli Federico II, laureandosi alla magistrale in Filologia Moderna nel 2022.&nbsp;<br />Nel 2021 ha pubblicato una raccolta di poesie inedite nell&rsquo;antologia poetica <i>M&rsquo;illumino d&rsquo;Immenso</i> n.49 edita da Pagine s.r.l.&nbsp;<br />Attualmente collabora con il settimanale Agor&agrave; della Penisola Sorrentina.<br />&nbsp;