La caduta dell&#39;Impero romano d&#39;Occidente viene fissata formalmente dagli storici il 476 d.C., anno in cui Odoacre depose l&#39;ultimo imperatore romano d&#39;Occidente, Romolo Augusto. Ci&ograve; fu il risultato di un lungo processo di declino dell&#39;Impero romano d&#39;Occidente in cui quest&#39;ultimo non riusc&igrave; a far rispettare il suo dominio sulle sue province e il suo vasto territorio fu diviso in diverse entit&agrave;. Gli storici moderni hanno ipotizzato diversi fattori causali tra cui il declino dell&#39;efficienza del suo esercito, la salute e il numero della popolazione, la crisi dell&#39;economia, l&#39;incompetenza degli imperatori, le lotte interne per il potere, i mutamenti religiosi e l&#39;inefficienza dell&#39;amministrazione civile. Anche la crescente pressione da parte delle invasioni barbariche, ovvero di popoli estranei alla cultura latina, contribu&igrave; notevolmente alla caduta.<br /><br />Sebbene la sua legittimit&agrave; sia durata per secoli e la sua influenza culturale permanga ancora oggi, l&#39;Impero d&#39;Occidente non ha mai avuto la forza di risorgere, non riuscendo pi&ugrave; a dominare alcuna parte dell&#39;Europa occidentale a nord delle Alpi. L&#39;Impero romano d&#39;Oriente, o bizantino, sopravvisse e, sebbene diminuito in forza, rimase per secoli una potenza effettiva del Mediterraneo orientale fino alla sua definitiva caduta nel 1453 da parte dei Turchi ottomani.<br /><br />I mini-ebook di Passerino Editore sono guide agili, essenziali e complete, per orientarsi nella storia del mondo.<br /><br />A cura di<b>&nbsp;Antonio Ferraiuolo</b>.