<u><b>QUESTO LIBRO &Egrave; A LAYOUT FISSO</b></u><br /><br />La tranquilla vita da insegnante precario di Giacobbe Doveri subisce un&rsquo;improvvisa sferzata quando, per un&rsquo;imprevista eredit&agrave;, deve tornare a Borgofermo, la sua citt&agrave; natale.<br /><br />L&rsquo;incontro con i parenti sar&agrave; un costante attentato al suo fragile equilibrio: dovr&agrave; vedersela con la madre Costanza, &ldquo;donna dalla spiritualit&agrave; inesausta la cui religione fondamentale &egrave; il timore di che cosa possano dire gli altri di lei&rdquo;; il padre Giacomo, secondo il quale il valore di un individuo si misura dalla cilindrata della sua auto; il fratello Davide, decerebrato assicuratore che si d&agrave; alla politica; la sorella Rachele, triste figura sottomessa al marito; il nipote adolescente Gabriele, insospettato intellettuale della famiglia, costretto a leggere Dostoevskij di nascosto per non apparire &ldquo;strano&rdquo;; Vittorio Strozzi, vecchio conoscente di Giacobbe, trasformatosi in eremita e tendenzialmente psicotico; Ottavio Morandini, compagno di scuola del padre, che ha scelto la via del consumo responsabile e della decrescita felice.<br /><br />La sofferenza psicosomatica determinata in Giacobbe dalla convivenza con tali personaggi &egrave; mitigata dalla presenza della fidanzata Patrizia.<br /><br />Quando, per motivi imponderabili, si troveranno tutti insieme nella minuscola casetta montana lasciata dallo zio Augusto, la situazione esploder&agrave; rivelando la loro vera natura e accelerando verso un pirotecnico finale sorprendente, dove forse tutti sono soddisfatti, ma nessuno ne esce bene.<br /><br />Antonio Ferrero, nato a Cuneo nel 1969, ha pubblicato Busnunc (2004); L&rsquo;importante &egrave; sentirsi sempre a contatto (2005); Rub&ograve; sei cervi nel parco del re (2008); Classe terminale (2011).