Sono passati trent&rsquo;anni da quando l&rsquo;Italia ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.<br />Durante questi tre decenni la tortura &egrave; stata negata, i fatti e le responsabilit&agrave; occultati, la nozione stessa di tortura rimossa. L&rsquo;impunit&agrave; per fatti di tortura &egrave; dovuta in larga parte agli effetti della mancata introduzione del reato specifico nel nostro codice penale.<br />Ora quel reato c&rsquo;&egrave;, ma la sua definizione &egrave; formulata in termini restrittivi e oscuri, al punto da suscitare dubbi sulla sua effettiva idoneit&agrave; a comprendere il fenomeno della tortura nella sua dimensione attuale.<br />Questo libro racconta vicende di tortura che, in un modo o nell&rsquo;altro, negli ultimi tre decenni hanno coinvolto l&rsquo;Italia e le sue istituzioni politiche e giudiziarie: da quella del &ldquo;tipografo delle Br&rdquo;, condannato per calunnia per avere denunciato le torture sub&igrave;te, a quella del cappellano militare che non sar&agrave; estradato in Argentina; dai fatti della Somalia a quelli di Genova; dalla <i>extraordinary rendition</i> di Abu Omar in Egitto ai respingimenti verso la Libia; fino alla storia della ricerca di verit&agrave; e giustizia per Giulio Regeni.<br />&ldquo;Quello della tortura, come viene descritto efficacemente in questo volume, &egrave; un &lsquo;sistema&rsquo;. Un cerchio maligno che tiene insieme, solidali nell&rsquo;impunit&agrave;, coloro che ordinano, coloro che eseguono, coloro che negano. Ci sono pi&ugrave; pentiti di mafia che pentiti di tortura&rdquo;. (Riccardo Noury)<br />&ldquo;La lotta contro la tortura &egrave; sempre di impellente attualit&agrave;. Anche in Italia. Anche dopo il travagliato percorso che ha portato a una seppure limitata e piuttosto ambigua nuova fattispecie nel codice penale, dopo un tempo eccessivamente lungo dall&rsquo;impegno assunto a riconoscerla, perseguirla e sanzionarla adeguatamente. Un percorso che non pu&ograve; mai dirsi concluso; e che Antonio Marchesi ci guida a rivedere, proprio perch&eacute; lo si tenga sempre vivo&rdquo;. (Mauro Palma)