<i>L&rsquo;Opera dei pupi</i> &egrave; un romanzo giallo. &Egrave; diviso in due parti e, come in una rappresentazione del teatro classico greco, ci sono un prologo e una tragedia. Oppure un preludio e un epilogo nel quale le passioni umane s&rsquo;incrociano, duellano, muoiono. Nella prima parte (<i>La signora Cecilie e i suoi dodici amanti</i>), affronta il tema della dicotomia, delle personalit&agrave; doppie e plurime che abitano in ogni essere umano. Nella seconda parte (<i>Delitti allo specchio</i>) la dicotomia diventa dramma, tragedia e, infine, sangue. L&rsquo;amore sognato e l&rsquo;amore negato si rincorrono lungo i <i>paralleli</i> e i<i> meridiani</i> di un&rsquo;Europa mai tanto divisa e di una terra, la Sicilia, che odora di agrumi, di Mediterraneo e di bellezza; bruciata dal sole e dilaniata dalle ombre; dall&rsquo;eterno, mai risolto, e irrisolvibile, duellare tra Eros e Thanatos.