Il buio senza luce non esiste e la luce senza buio non esiste. &Egrave; un luogo comune, eppure si tratta della verit&agrave;. In una stanza con una lampada, una candela o qualsiasi altra fonte di luce, siamo noi a scegliere se catapultarci nel buio spegnendo un interruttore, soffiando sulla fiamma o chiudendo una tenda; altre volte, tutto dipende dal fluire delle cose, dal giorno e dalla notte che si susseguono indipendentemente dal nostro volere e dal nostro stato d&rsquo;animo.&nbsp;<br />Leggendo <i>Cammino tra luci ed ombre</i> di Antonio Trecciola, si maturano impressioni come quelle appena indicate. Con la sua raccolta di poesie scritte in anni e in contesti diversi, l&rsquo;autore sembra offrire al pubblico una guida per saper viaggiare attraverso le strade del nostro vissuto interiore districato tra luci e ombre. [&hellip;]&nbsp;<br /><br /><b>Antonio Trecciola Matelica MC</b> (1951), si &egrave; laureato in Lettere e Filosofia all&rsquo;Universit&agrave; di Macerata con una tesi sulla politica petrolifera dal 1945 al 1953. Ha insegnato per quaranta anni in istituti scolastici matelicesi, poi ne &egrave; stato dirigente. Da sempre si interessa di storia, arte, letteratura, tradizioni popolari. Ha collaborato a periodici locali e nazionali.<br />Ha pubblicato: <i>Antologia della poesia dialettale</i>; <i>Mattei scritti e discorsi </i>1945-1953; <i>Mattei scritti e discorsi</i> 1953-1962; <i>Antologia della cucina popolare,</i>1986; <i>Marcello Boldrini a 100 anni dalla nascita,</i>1990; <i>Aspettando il teatro,</i> 1995; <i>Oltre la porta,</i> 2000; <i>Persone e fatti di Matelica,</i> 2001; <i>I volti e la memoria, </i>2002.