Questo libro non &egrave; solo un lamento per le atrocit&agrave; commesse nel mondo... Ma anche s&igrave;! Come diceva Bob Dylan, pi&ugrave; di mezzo secolo fa: &quot;Quante volte un uomo deve guardare in alto, prima che possa vedere il cielo? Quante orecchie deve avere prima di poter sentire gli altri che piangono? Quante morti ci vorranno prima di riconoscere che troppi sono morti? La risposta, amico mio, sta soffiando nel vento&quot;.<br />Ma non &egrave; solo questo. Ci sono milioni di storie e di emozioni, quelle del soldato semplice, come quelle della casalinga coinvolta in una guerra o in un&#39;occupazione. Ci sono le oche che salvarono il Campidoglio e ci sono le mille ingiustizie, tutte le note stonate che si creano in un conflitto armato. I &quot;racconti&quot; di questa raccolta non vogliono dimostrare nulla o esaurire le sfumature dell&#39;esperienza umana, ma si muovono con sensibilit&agrave; autobiografica tra diversi momenti, vissuti, studiati o solo intuiti dall&#39;autore, in una vita di &quot;cooperante&quot;, in vari contesti del mondo turbato dalle guerre tra uomini e altri uomini, e poi di &quot;scrittore&quot; e di storico. &quot;Guerre&quot; in senso ampio, perch&eacute; la guerra, come il guerriero, ci sembrano oggi sempre pi&ugrave; estranei alla nostra vita quotidiana.