Non sappiamo mai che cosa aspettarci dalla Vita. Anche i nostri Personaggi sono trasportati dal Caso, dal loro Destino e a volte anche dalla loro Forza. Il geometra Libero che ha perso da poco il lavoro nella sua Ditta di Cave e Movimento Terra di Bologna, sua Moglie che gestisce con mestiere una Mensa Aziendale e una Dottoressa che dirige con autorevolezza quello stesso Grande Gruppo Industriale di preparazione e distribuzione Pasti Mensa in varie Aziende del Bolognese. La Natura dell’Uomo contempla anche gli ISTINTI, con i quali da sempre debbono fare i conti la Sua RAGIONE e la Sua ANIMA che non sempre però riescono a governare gli Istinti come vorrebbero e che per Molti anche pure dovrebbero !. Soprattutto gli istinti atavici del Sonno, della Fame e anche dell’Eros. E’ con quest’ultimo Istinto dell’EROS che in questa trasgressiva Novella EROTICA in Tre Parti vediamo interagire i nostri PERSONAGGI. Dall’Amorale Libero che viene per “Caso” a trovarsi in giro nel suo apatico Villino di “Osteria della Serpe” nella BASSA – il nome di una Bestia - quell’inattesa adolescente tailandese di nome Ha’Amoe – Colei che calma il cuore feroce degli Dei – che pure là i nomi hanno anche un Significato. Alla quale resta soltanto la “Sua Forza” interiore per opporsi alla rabbia feroce, possesso selvaggio, autorità offesa e bisogno di riscatto di Libero. Un Uomo come tanti, incapace di Pena e di Amore. Alla Brava Moglie di Libero alla quale il “Destino” ha voluto che gli fosse assegnato in Cucina tra il solito personale precario della sua MENSA, quell’ultimo Ragazzo nero. Per il quale si scopre turbata da un incontenibile desiderio che prepotentemente la trascina in focosi attimi di passione scogniti anche a Lei. Pur amando da sempre suo Marito; mai Tradito come tante altre Mogli e Fidanzate ma solo col Corpo. E infine a quella Verace Dottoressa auto referenziale, importante e ormai matura Manager ma che pur ha bisogno di sognare ancora week end appassionati a smaltire nel suo Salottino HI-TECH quel suo eccessivo stress e scaricare quella sua ingombrante autorevolezza. Con quello stesso Ragazzo nero: uno dei tanti precari in Cucina ma un perfetto “oggetto” del Desiderio. Che gli si dona per quella stessa innata sottomissione dovuta al Destino “Degli Uomini” per quel suo colore e con l’acquisito “Spirito di Sopravvivenza” ormai da generazioni e secoli. Anche lontano dalla sua Africa. Mondi separati dall’immenso Mare ma così connessi dagli stessi Istinti Primordiali dell’Uomo. Raccontandone con Realismo a un Lettore ADULTO con ironia e giocosamente ma anche innescandone Profondità e Riflessione per quelle pulsioni, desideri, peccati e anche solo peccatucci. Mai però con Volgarità !. Almeno così ci auguriamo nell’avere voluto Raccontare di Pulsioni intime così radicate e vere ma rischiose al Giudizio degli Uomini. Mai però utilizzando anche per un Lettore ADOLESCENTE, lo Scrivere di questi nobili Sentimenti con Parole oscene o blasfeme. Volutamente imponendoci di non richiamare nel Testo parolacce e trucità tanto facili “ai Midia” e ritrovate fin troppo “in Bocca” ai nostri Adolescenti. Nell’intento malamente celato di volere in qualche modo “riscattare” questi così tanto profondi e diffusi Sentimenti fors’anche del certamente colpevole Libero – un Uomo senza Forza morale – dalla “Trappola” di una diffusa Ipocrisia, facile approccio di Ilarità e anche semplicistica accusa di Amoralità. E Colpa !; anch’essa primordiale per Tanti ma consumata già agli Albori dell’Uomo, sotto un’albero di Mele e non due Fichi come quelli di Ha’Amoe. Arialdo Poli