Da tempo ormai riflettiamo sul significato del femminismo, ci impegniamo a educare le nostre figlie a essere emancipate e indipendenti. Combattiamo a scuola, al lavoro, nelle nostre stesse famiglie per sfatare i luoghi comuni e offrire alle ragazze pari opportunit&agrave; rispetto ai loro coetanei maschi. Eppure continuiamo a crescere i nostri figli all&rsquo;interno dello stesso modello patriarcale, come se fosse possibile decostruire il sessismo senza mettere in discussione la nostra idea di virilit&agrave;. Nei cortei femministi si fa sempre pi&ugrave; frequente uno slogan: &ldquo;Non proteggere tua figlia, educa tuo figlio!&rdquo;.<br />Aur&eacute;lia Blanc sviscera gli stereotipi e raccoglie strumenti e consigli per aiutare i genitori a crescere i propri figli in modo antisessista. Descrive come i bambini, ingabbiati dalle norme della virilit&agrave;, soffrano di una visione violenta della mascolinit&agrave;, che li ha portati a reprimere il loro essere, i loro sentimenti e i loro veri desideri.<br />Allora sfatiamo un po&rsquo; di luoghi comuni: no, i cervelli di ragazzi e ragazze non sono &ldquo;cablati&rdquo; in modo diverso, e no, giocare con le bambole non lo fa &ldquo;diventare&rdquo; gay! Il rosa non &egrave; un colore da femmine, n&eacute; la danza uno sport poco virile. Parlare con i nostri figli di questioni come il consenso, l&rsquo;educazione sessuale, la parit&agrave; di genere li aiuter&agrave; a diventare persone indipendenti, capaci di sviluppare rapporti basati sul rispetto e sulla fiducia.<br />Adottare un&rsquo;educazione femminista significa dare la possibilit&agrave; ai nostri ragazzi di sviluppare la propria unicit&agrave; coltivando un&rsquo;imprescindibile libert&agrave; personale.