<br />La poesia &egrave; un vuoto, in questo caso esistenziale. Alla desertificazione dell&#39;era postindustriale opponiamo un egotariato infantile e stirneriano, articolato nelle diverse individualit&agrave; che si esauriscono e si esautorano nell&#39;atto stesso, fenomenizzandosi. Yawp non &egrave; protesta, non &egrave; l&#39;antitesi hegeliana che muove la storia, Yawp &egrave; oblio, conclusione che rifiuta di farsi inizio, eco di voci passate che rimbomba nel vuoto, come nella barbarie, echeggiando l&#39;impero, risplendeva la sua perduta grandezza.