Ciao,<br />ti do&rsquo; il benvenuto a questo corso in cui potrai trovare tutto quello che ti serve sapere per riuscire a scrivere una canzone e farla conoscere il pi&ugrave; possibile, cosa, quest&rsquo;ultima, non sempre semplice, in quanto molti sono i fattori in gioco.<br />Ma prima di addentrarmi in questo argomento, voglio partire un po&rsquo; pi&ugrave; da &hellip; lontano.<br />Una domanda che mi viene fatta spessissimo da quando ho aperto il sito suonolachitarra, &egrave; quella relativa alla conoscenza della teoria musicale: per suonare la chitarra bisogna, si o no, studiare la teoria musicale?<br />Come risposta &hellip; partir&ograve; dalla mia esperienza personale.<br />Ho iniziato gli studi musicali non piccolissima (frequentavo la scuola media) ma nel giro di poco tempo (all&rsquo;inizio degli anni &rsquo;80) mi sono ritrovata in conservatorio a frequentare una classe di Composizione (in realt&agrave; il mio sogno nel cassetto era quello di studiare pianoforte, ma ero gi&agrave; troppo grande e c&rsquo;erano molti partecipanti -piccoli- agli esami di ammissione e pochi posti disponibili).<br />Cos&igrave; ho cominciato a studiare la teoria, l&rsquo;armonia, la composizione e pi&ugrave; andavo avanti, pi&ugrave; il tutto si feceva sempre pi&ugrave; interessante e sempre pi&ugrave; appassionante e coinvolgente.<br />Finiti gli studi, ho cominciato ad insegnare la fatidica teoria (con il noiosissimo solfeggio, terrore di grandi e piccini) che, crediamo tutti di sapere, essere indispensabile come complemento allo studio di uno strumento &hellip; ovviamente nella mia testa, dopo la formazione scolastica seguita in conservatorio.<br />Ma fin dall&rsquo;inizio mi sono subito imbattuta in libri (che avevo usato anch&rsquo;io nei miei studi) che, ho scoperto, non essere adatti a tutti.<br />&Egrave; anche vero che durante il mio percorso di studi, mi ero accorta come ogni insegnante avesse i propri metodi da far studiare agli allievi (quel libro piuttosto che l&rsquo;altro, quell&rsquo;autore piuttosto che l&rsquo;altro, ecc. ecc.) e cos&igrave; ho cominciato a sperimentare e a provare ad applicare tutto quello che avevo imparato ma non in modo rigido!<br />Man mano che il tempo passava, la cosa si faceva sempre pi&ugrave; interessante e, sopratutto, piacevole, in particolar modo perch&eacute; riuscivo a trasmettere delle nozioni teoriche (quasi sempre considerate come noiose ed ostiche) in modo semplice (parola dei miei studenti!).<br />Allora ho abolito fin da subito il solfeggio cos&igrave; come lo avevo studiato io (in maniera molto accademica, teorica e assolutamente sganciata dal mondo musicale vero e proprio fatto di suoni e di brani da suonare) ed ho cominciato a proporre un mio metodo personale di insegnamento, che mi ha permesso di entrare in perfetta sintonia con chiunque mi chiedesse delle lezioni di musica.<br />Ovviamente questo mi rendeva, e mi rende tutt&rsquo;ora, felice.<br />Cos&igrave;, PARTENDO DA QUESTA MIA ESPERIENZA PERSONALE, ho deciso di creare io dei corsi che si occupassero delle materie cosiddette teoriche, che poi, sappiamo tutti, cos&igrave; teoriche non lo sono affatto!<br />Quello che mi premeva, e mi preme ancora oggi, era (&egrave;) far vedere che quella teoria considerata cos&igrave; arida e, a volte, fine a se stessa, invece deriva da una pratica musicale ben consolidata.<br />Cosa vuol dire questo?<br />Continua a leggere le pagine seguenti e &hellip; lo saprai