Indici di allerta e contromisure per anticipare la crisi.

L'obiettivo che ha ispirato il Legislatore, nella redazione del nuovo Codice della crisi e dell'insolvenza, è la necessità di favorire la diagnosi tempestiva della crisi d'impresa per tutelare, al massimo, la continuità aziendale.
Il nuovo Codice attribuisce ai professionisti, in più momenti, un ruolo importante e strategico sia per prevenire la crisi sia per gestirla attraverso una delle procedure concorsuali.
A questo scopo il legislatore ha assegnato al professionista un nuovo ruolo, non solo come consulente o revisore legale dell'impresa demandato al controllo e al monitoraggio dell'azienda in una fase pre-crisi, ma anche come soggetto che dovrà valutare e, se possibile, disattivare gli strumenti di allerta e di prevenzione della crisi e infine come attestatore dei dati economico-finanziari e organizzativi dell'impresa e, soprattutto, di convenienza del trattamento proposto, anche ai fini fiscali, rispetto a una possibile liquidazione giudiziale dell'impresa.
Per tutte le verifiche precedenti è necessario attivare un presidio di controllo che periodicamente valuti lo stato dell'impresa con particolare riguardo ai profili finanziari.
Questo presidio in via predittiva dovrà identificare degli indici di allerta che consentano degli interventi tempestivi per arginare, già sul nascere, situazioni pericolose.
L'utilizzo di tali indici consentirà di diagnosticare le situazioni a rischio insolvenza e consentire al consulente e all'imprenditore di intervenire.