Quando Emma Sharpe viene convocata in un convento sulla costa del Maine per indagare sulla morte di una suora e la scomparsa di un quadro, ha l'impressione che la vita le stia chiedendo conto di tutte le sue azioni passate. Alcuni anni prima, infatti, Emma aveva varcato il cancello di quel luogo come novizia e qualche tempo dopo lo aveva lasciato, pronta ad abbracciare uno stile di vita opposto, quello di agente dell'FBI. Non solo... la famiglia Sharpe ha creato una famosa e importante agenzia di indagini legata ai furti d'arte e il training di Emma come agente è iniziato proprio grazie agli insegnamenti del nonno. Dunque la chiamata di quella mattina di suor Joan non poteva essere solo la richiesta di aiuto fatta a una vecchia sorella. Emma e soprattutto Colin Donovan, agente sotto copertura, ritengono che qualcosa di grosso si celi dietro i fatti avvenuti al convento e la scoperta che il quadro rubato rappresenta leggende irlandesi di santi non fa che avvalorare la tesi di Emma che il convento sia finito nel mirino di un traffico di quadri. Ma le indagini sembrano arrivati a un punto morto, come avvolte in una spessa nebbia...
Uno spietato assassino, due agenti che sembrano avere più segreti di quanti intendano svelarne, una serie di quadri dalla misteriosa origine, la comunità di un convento che piomba all'improvviso nell'angoscia: gli ingredienti perfetti per un romanzo dai risvolti inquietanti, in cui non solo tutti i protagonisti sembrano non essere coloro che appaiono ma anche l'ambientazione, tra le coste rocciose del Maine e le verdi colline d'Irlanda, pare tingersi di giallo.