Di chi &egrave; il volto che vediamo riflesso nello specchio dei nostri smartphone e tablet? Nell&rsquo;immagine distorta che ci viene restituita possiamo ancora riconoscere noi stessi e la realt&agrave;, oppure al vero si &egrave; sostituito qualcosa di diverso? Dopo aver esplorato il rapporto tra umani e &ldquo;gabbia tecnologica&rdquo; in&nbsp;<i>Magia nera</i>, Carlo Carboni si interroga sulle dinamiche di interpretazione della verit&agrave; &ndash; su questo insidioso &ldquo;qualcosa&rdquo; che, a poco a poco, ha eroso completamente lo spazio del vero e del falso, annullando ogni differenza. La pandemia ha innescato nuovi fenomeni e ha fatto accelerare le dinamiche gi&agrave; in corso, facendoci precipitare definitivamente in un&rsquo;epoca di post-verit&agrave;. Mark Zuckerberg promette &ndash; o minaccia &ndash; di trasformare i social network in un metaverso, ma davvero non esistono alternative all&rsquo;isolamento dell&rsquo;individuo e alla creazione di una societ&agrave; dell&rsquo;incertezza? Con&nbsp;<i>La vita verosimile</i>, Carboni tenta un approccio propositivo all&rsquo;analisi di questi tempi tanto complessi, con un decalogo di proposte per affrontare i temi pi&ugrave; urgenti, dalla scuola alle istituzioni, dal lavoro all&rsquo;economia.