La prima messa in scena delle <i>Baruffe chiozzotte</i>avvenne al&nbsp;teatro San Luca&nbsp;di&nbsp;Venezia nel 1762. Fu poi ripresa in occasione del successivo&nbsp;carnevale veneziano.<br />Viene considerata una delle pi&ugrave; riuscite opere goldoniane e fa parte - insieme ad altri capolavori come&nbsp;<i>I rusteghi</i>&nbsp;e&nbsp;<i>La casa nova</i>&nbsp;- delle cosiddette&nbsp;commedie di ambientazione veneziana, lavori conclusivi dell&#39;esperienza italiana dell&#39;autore prima del trasferimento a&nbsp;Parigi.<br /><br /><br />Opera corale, ambientata nella&nbsp;citt&agrave; lagunare&nbsp;e centro di pescatori di&nbsp;Chioggia,&nbsp;<i>Le baruffe chiozzotte</i>&nbsp;mette in scena le schermaglie amorose di un gruppo di popolani mossi da sinceri &quot;<i>affetti</i>&nbsp;dell&#39;anima&quot;.<br /><br />Lo spunto iniziale della trama &egrave; una baruffa scatenata dal battelliere Toffolo, colpevole di aver civettato con alcune giovani. Lucietta, promessa sposa al pescatore Titta-Nane, &egrave; al ricamo ma accetta di buon grado la fetta di zucca arrostita che Toffolo le offre. Il gesto non &egrave; per&ograve; gradito da Checca, che Toffolo corteggia.<br />A interrompere questa prima disputa &egrave; l&#39;arrivo della tartana di padron Toni. Con il ritorno dalla pesca hanno avvio momenti di vita quotidiana: la vendita del pesce, le donne che riabbracciano i loro uomini. Ma continuano i pettegolezzi.<br />Lucietta si lascia andare ad alcune confidenze sulle avventure di Toffolo, e lo stesso fa Orsetta, sorella di Checca, con un altro dei pescatori, Beppo: alla fine, nella baruffa sono coinvolti quasi tutti i mariti, i fratelli e gli amici del borgo...