Celebre &egrave; questo <i>Romanzo di una istitutrice</i>; e non solo per sentito dire, come succede anche a molte, e preziose, opere letterarie; giacch&eacute; esso &egrave; letto e ricercato continuamente, bench&eacute; abbia quasi sessant&#39;anni di vita. Non solo nei paesi anglo-sassoni, ma anche nei paesi latini, questo romanzo commovente e morale entr&ograve; in tutte le famiglie.<br />Perfino in Italia ne furono fatte parecchie traduzioni; ma poich&eacute; &egrave; impossibile rintracciarle, e madri e ragazze lo domandano, abbiamo creduto allestirne una nuova traduzione ed arricchirne questa Biblioteca Amena e precisamente quella parte di essa che comprende buone e piacevoli letture accessibili a tutti e a tutte.<br />Diciamo una parola intorno all&rsquo;autrice.<br />Carlotta Bronte, nota sotto il pseudonimo letterario di Currer Bell, era la primogenita di tre sorelle che tutte si diedero alla letteratura e che tutte erano pur troppo tisiche. Il padre era un ministro anglicano. Carlotta, nata nel 1816 a Thornton (contea di York) ebbe una giovent&ugrave; misera ed infelice, tent&ograve; di aprire una scuola con pensione, ma senza successo, pubblic&ograve; nel 1846 con le sorelle un volume di versi che pass&ograve; inosservato. Ma l&rsquo;anno dopo, 1847, usc&igrave; <i>Jane Eyre o Memorie di una istitutrice</i>, ed ebbe subito un successo colossale. Questo &egrave; rimasto il suo capolavoro; ma ebbero pure grande fortuna <i>Shirley</i> (1849), <i>Violetta</i> (52), <i>il Professore</i> (55); tutti apprezzati per il vigor dello stile, l&rsquo;arditezza e l&rsquo;elevatezza delle idee, e la penetrante analisi del cuore femminile. Nel 1854 spos&ograve; il pastore Nicholls, e nel 1855, quando pareva felice, mor&igrave; del mal di petto che la travagliava fin dall&rsquo;infanzia.