Durante la stesura di questi componimenti, alcuni dei quali risalenti a pochi anni fa, altri generati in maniera estemporanea nell'arco di poche ore, il mio animo andava alla continua ricerca dell'Energia vitale insita in me ma spesso sopita, o peggio, incatenata nelle tenebre della spietata quotidianità. Si è reso necessario un intenso lavoro di introspezione meditativa, quasi uno stato di “trance” curativo perché le sensazioni prendessero forma in un flusso incessante e rigenerativo. La sensazione era di dover rimettere insieme molteplici frammenti di battiti ancestrali, ognuno con una specifica frequenza, che si inseguivano l'un l'altro in un vortice tempestoso ma salvifico. La mia attuale sensazione è di permanere nella ricerca dell'armonia; molti di questi frammenti stazionano tuttora in una “Nebbia d'echi”, mi giungono come dai sogni, da questa incarnazione o da incarnazioni precedenti e prodigiosamente si materializzano sotto forma di battiti asimmetrici o “asincroni” in progressivo “Sincrono divenire” per il raggiungimento ultimo dell'Unità, Uno, Solo, Fonte e Vita.