Quando si parla di Brigantaggio meridionale un nome signoreggia su tutti: Carmine Crocco Donatelli. La sua figura &egrave; divenuta nel tempo l&rsquo;archetipo del brigante: padrone dei boschi, ora crudele ora compassionevole, semianalfabeta ma in possesso di una saggezza popolare pi&ugrave; realistica della cultura accademica. Viene qui riproposta la sua autobiografia, raccolta nel 1903 quando il bandito scontava in carcere gli ultimi anni della sua vita.<br />Invano si &egrave; cercato finora di negarne l&rsquo;autenticit&agrave;: &ldquo;Come divenni brigante&rdquo; rimane uno dei documenti pi&ugrave; importanti sul fenomeno delle bande e sulla storia del Sud. Un racconto di miseria, ingiustizia e violenza ambientato in un mondo in cui &ldquo;la patria e la legge, la prima &egrave; una puttana, la seconda peggio ancora&rdquo;.