Tempi nuovi si annunciano e avanzano in fretta come non mai. E non si sa bene dove conducano. Nel mondo come nel nostro Paese. Ne scorgiamo caratteri e peculiarit&agrave;, rischi e opportunit&agrave;, ma se volessimo tracciare un quadro d&rsquo;insieme, faremmo fatica.<br />A quest&rsquo;opera di interpretazione sistematica, ardita e impegnativa, non si nega Pierre Carniti, storico leader sindacale di anni difficili e impegnato in politica a pi&ugrave; riprese, ora studioso dei fenomeni e attento osservatore della realt&agrave;. Segnata da disuguaglianze, precariet&agrave;, ingiustizie globali, delegittimazione delle democrazie, &ldquo;intollerabili arbitrii&rdquo;, &ldquo;prevaricazioni e &ldquo;denegate condizioni di dignit&agrave;&rdquo;. Crisi, dunque, in una parola. Ed &egrave; proprio per questo, &ldquo;tanta parte dei giovani, in tanti paesi del mondo, sentendosi a un punto nodale della storia, non si riconoscono nella societ&agrave; in cui vivono e la mettano in crisi&rdquo;. La contestano e ne vorrebbero una diversa. Per consentire loro di sperare ancora, di rivalutare &ndash; nell&rsquo;esperienza di vita &ndash; parole come lavoro e democrazia.<br />Con una riflessione puntale e senza edulcorazioni consolatorie Carniti non si astiene da proporre soluzioni, intravedere possibili strade per &ldquo;correggere il corso delle cose&rdquo;. Non si lascia andare ad uno sterile &ldquo;tutto sbagliato, tutto da rifare&rdquo;. Consapevole che la politica, pur in difficolt&agrave;, sia comunque la principale strada per intervenire in modo strutturale nella storia dei deboli e delle vittime.<br />Queste pagine, allora, sono per chi ancora ci crede, per chi ha voglia di non tirarsi indietro, di capire e di proporre, di conoscere, riflettere e alla fine &ndash; magari &ndash; agire. Perch&eacute;, nonostante tutto, i segnali positivi ci sono, e &ldquo;sono tutti segni del grande cambiamento in atto e del travaglio doloroso nel quale pu&ograve; nascere una nuova umanit&agrave;&rdquo;.