Odio i vegani ma amo tutti gli animali &egrave; un romanzo sul rapporto e le idee che il protagonista ha intorno al mondo del veganismo; quest&rsquo;ultimo &egrave; diventato, ormai, un vero e proprio stile di vita, un movimento, che crede fermamente nell&rsquo;abolizione delle risorse provenienti dal regno animale, per qualsiasi utilizzo esse vengano sfruttate.<br />L&rsquo;autore racconta, dunque, di come la vita del suo personaggio sia cambiata e abbia avuto modo di riflettere in seguito a una tanto illuminante quanto ostica esperienza da volontario presso un&rsquo;associazione ambientalista: Sea Shepherd; la sua vocazione al volontariato nasce, si pu&ograve; dire, per puro caso, un giorno sentendo un brano rock alla radio. Questa coincidenza trova, tuttavia, terreno fertile in una mente gi&agrave; da tempo sensibile all&rsquo;argomento; lui, infatti, ci rende partecipi di come le sue argomentazioni, a riguardo, lo accompagnino quotidianamente nei vari contesti di ogni giorno, sia lavorativi che familiari.<br />In particolare, fra una cena di lavoro e l&rsquo;altra, fra eventi mondani, buffet e ricche signore, a segnarlo di pi&ugrave; &egrave; la riflessione, improvvisa e inaspettata, un giorno, da parte di sua figlia, la piccola Sofia che, di fronte al banco del pesce, non pu&ograve; fare a meno di mostrare il suo dispiacere per quelle povere creature allontanate dalla loro mamma, nutrendo in cuor suo l&rsquo;innocente e struggente speranza che, non comprandole, esse possano tornare a casa. La filosofia di una bimba di 4 anni neanche compiuti appariva piuttosto semplice, gli animali pi&ugrave; piccoli hanno delle mamme e non bisogna separarli.<br /><br />&nbsp;