In questo romanzo troviamo lo stile pi &ugrave; maturo di Pavese, nel quale la sua narrazione diventa compiuta in un suggestivo intreccio tra la prosa e il dialetto che genera una meravigliosa fusione della lingua classica e di quella parlata in dialetto. L&#39;autore affronta il tema della solitudine attraverso Corrado, un professore di Torino che affronta il periodo dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale con indifferenza e apatia, rifugiandosi sulle colline torinesi vivendo con due donne, Elvira e sua madre, entrambe molto premurose nei suoi confronti fino al precipitare della situazione dopo l&#39;armistizio del 1943. Anche in quest&#39;opera i temi sono quelli della crisi esistenziale, del ritorno alle suggestioni dell&#39;infanzia, in un testo che scorre come un&#39;opera lirica per intonazione e ispirazione. <i>All&#39;interno - come in tutti i volumi Fermento - gli &quot;Indicatori&quot; per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.</i>