L&rsquo;opera di Chiara Tacconi &egrave; fedele al titolo che la introduce: V<i>icino al cuore</i>; &egrave; l&igrave; che si dirige il flusso di sensazioni scaturite dalla lettura, e si percepisce che a parlare &egrave; direttamente l&rsquo;anima, il mezzo migliore, la chiave giusta per buttare gi&ugrave; pagine intense e intime come quelle di un prezioso diario, non pi&ugrave; segreto ma svelato con trasporto e cura. L&rsquo;autrice, abbandonati i freni, consegna all&rsquo;inchiostro riflessioni e racconti con cui tutti possiamo empatizzare: lasciano emergere il dolore, le insicurezze, le delusioni che gli ostacoli della vita o le ostilit&agrave; di alcuni individui duramente presentano, ma tra le righe trovano spazio anche la forza, la resilienza e i palpabili sentimenti nutriti verso le persone care. Un dolce ma incisivo incoraggiamento alla speranza e all&rsquo;azione si solleva per tutti come un messaggio inequivocabile: non dobbiamo rimproverarci sempre e sottolineare le nostre sconfitte, bisogna imparare a perdonarsi, a volersi pi&ugrave; bene. Il momento giusto arriva quando si ricomincia da s&eacute;.<br /><br /><b>Chiara Tacconi </b>nasce il 18 dicembre 1998, in un paesino delle campagne mantovane. Fin da piccola soffre di balbuzie, disturbo che la porta a conoscere prima del tempo la sua passione per la scrittura. Nel 2018 pubblica il suo primo libro:<i> Un pensiero di troppo</i>. Nel 2019 vince il Primo Premio Assoluto della XXVI Edizione del Concorso Nazionale Letteratura d&rsquo;Amore per la sezione Narrativa breve, con l&rsquo;opera <i>Come tutto il resto</i>.&nbsp; All&rsquo;et&agrave; di vent&rsquo;anni decide di partire e di trasferirsi a Bologna, dove vive tuttora.