«Mi chiamo Christian Lippo sono nato il 15/02/1988 a Torino. Fin da bambino, una delle cose che mi interessava di più, oltre che piacere alle bambine, era far sorridere con battutine originali e non scontate. Mi ricordo di un esercizio che ci faceva fare una maestra alle elementari, cioè quello di scrivere e disegnare le poesie di grandi poeti. Fu una di quelle attività che mi accese spontaneamente un interesse facendomi scoprire un mondo che avrei potuto racchiudere all'interno di pochi versi. Ricordo anche che scrivevo con enfasi quelle dei grandi autori, perché sapevo che dopo avrei potuto scrivere la mia. Nacque così un movimento dentro che ci volle tempo per realizzare e definire bene cosa fosse, ovvero quello di aver trovato un modo per esprimere la mia fantasia all'interno di uno spazio, in cui c'era libera scelta di lunghezza, argomento e parole, senza rispettare troppe regole e limiti, che fu proprio la poesia. Sono figlio unico e penso che questo mi abbia concesso tempo libero per stare da solo e molto silenzio disponibile che riempivo fantasticando, sviluppando insaputamente, ma coscientemente, molta fantasia. Per molto tempo ho composto poesie nella mente senza dargli troppa importanza, poi ho sentito il bisogno di farle uscire, di scrivere ciò che pensavo durante la giornata. L'intenzione è quella di far immaginare al lettore, attraverso i versi scritti, un mondo di immagini fantasiose sviluppate sulla realtà».