Nella campagna assolata di un Messico essenziale e sconfinato, un gruppo di amici abita la Grande Casa. Non importa quale provenienza abbiano e quale sia la storia che ha condotto l&igrave; ciascuno di loro: assieme formano una piccola comunit&agrave; legata da stretti rapporti di fiducia e solidariet&agrave; reciproca, combattendo con caparbiet&agrave; la solitudine, il senso di disorientamento dovuto alla coscienza di una irrimediabile alterit&agrave; dal resto del mondo e la mancanza di stimoli di un futuro incerto.<br />Il progetto di rinnovare la struttura, per aprirla al mondo e farne un punto di incontro non solo di individui ma soprattutto di valori, scuote la quotidianit&agrave; di tutti. Nella comunit&agrave; di amici si presentano nuovi personaggi, si creano novit&agrave; inaspettate e si rompono equilibri apparentemente consolidati: dinamiche psicologiche e relazionali complesse investono i protagonisti, che indagano se stessi con coraggio e meticolosit&agrave;, perdendosi e ritrovandosi attraverso l&rsquo;amore, il viaggio e la meraviglia per la spontaneit&agrave; infantile. Ognuno degli abitanti della Grande Casa si confronta con il cambiamento e, scalfendo le patine dell&rsquo;abitudine, tempra e affina nuove verit&agrave; personali, orientandosi al raggiungimento della reale felicit&agrave;. Un gruppo di bambini diviene il fulcro per i pensieri rivolti a un migliore domani.<br />In un libro che danza con leggerezza su fili sospesi tra realismo, poesia e immaginario onirico, la scrittura di Claudio Minoia asseconda con raffinatezza le infinite peculiarit&agrave; dei sentimenti umani e la complessit&agrave; dei loro incroci, non negandosi mai alla necessit&agrave; di penetrare con intelligenza e grande sensibilit&agrave; al di sotto delle apparenze.