Nella perla di vetro &egrave; il futuro: se si definisse l&rsquo;evanescenza, il futuro sarebbe finito. &Egrave; un concetto interno, che la mente avverte nello sfumare della voce. &Egrave; il suggerimento di una configurazione che bisogna accettare senza sapere perch&eacute;. Il perch&eacute; possiamo determinarlo nei saperi personali nelle azioni umane, di cui possiamo ricostruire il processo di scelta. La metamorfosi segue le analogie nella ricerca dell&rsquo;<i>intrinseca forma</i> che se &egrave; matematica non &egrave; calcolabile &ndash; come vollero Galilei e il melanconico D&uuml;rer. &Egrave; una <i>matematica</i> che &egrave; anche una fisica, che si insegue come in pittura <i>levando e ponendo, </i>in una geometria che &egrave; proporzione, ed ha legame aureo col piacere, beninteso &ldquo;il <i>piacere del pittore </i>(che) &nbsp;esemplifica <i>la deit&agrave;, ch&egrave; la scientia del pittore</i>&rdquo;. L&rsquo;arte segue le <i>jeu de Dieu</i>, la creazione; dal magma di Infinito et Uno, Universo e&nbsp; Mondi, sa veder emergere la forma, una linea che si realizza nel saper vedere lo sfumato.