Guido Gualtieri nacque prima della met&agrave; del secolo XVI in provincia di Macerata, insegn&ograve; le &ldquo;umane lettere&rdquo; a Narni, Osimo, Ancona, Camerino e nella terra natia, intrattenendo rapporti di corrispondenza con numerosi letterati dell&rsquo;epoca. Scrittore eclettico, ci ha lasciato numerose opere che anticipano il suo trasferimento a Roma, contemporaneo alla salita al soglio pontificio Sisto V, quando viene chiamato ad assumere l&rsquo;ufficio di Segretario delle Lettere Latine. &Eacute; nel 1586 che viene pubblicata a Venezia la sua <i>Relationi della venuta degli ambasciatori giaponesi &agrave; Roma, fino alla partita di Lisbona. Con una descrittione del lor paese, e costumi, e con le accoglienze e fatte loro da tutti i Prencipi Christiani</i>, per dove sono passati, riscuotendo un successo che giustificher&agrave; ben tre edizioni nello stesso anno. L&rsquo;autore racconta l&rsquo;ambasciata partita dal porto di Nagasaki il 20 febbraio 1582 per &ldquo;veder il Papa e i cristiani d&rsquo;Europa&rdquo;, dove tutti si mettono in moto per dare dell&rsquo;Occidente l&rsquo;immagine migliore. I quattro adolescenti appartenenti alle famiglie di tre daimyo (missionari del re) provenienti dall&rsquo;isola di Kiuchiu, suscitano un&rsquo;ondata di curiosit&agrave; e vengono descritti da Gualtieri come intelligenti e alacri, condividendo gi&agrave; alcune delle qualit&agrave; tipiche del Cristianesimo.&nbsp;