Pesce e riso sono senz&#39;altro i pilastri della cucina giapponese, e per ottimi motivi. Innanzitutto il Giappone &egrave; un arcipelago, e ha con il mare un rapporto speciale; ogni aspetto della vita giapponese andrebbe analizzato tenendo presente che tutto si basa sull&#39;acqua e non sulla terra, non solo l&#39;alimentazione ma anche la struttura delle case, ad esempio. Oltretutto la terra emersa &egrave; montuosa, le pianure sono scarse, il clima &egrave; difficile: l&#39;isola pi&ugrave; a nord, Hokkaido, ha un clima estremamente rigido e poco adatto ad agricoltura e allevamento per gran parte dell&#39;anno; il resto del Giappone ha il suo da fare tra tsunami, tifoni, terremoti e vulcani. La carne &egrave; stata bandita per molto tempo, anche per motivi religiosi, e la maggior parte delle terre coltivabili sono dedicate al riso e al t&egrave;. Il riso ha, in giapponese, vari nomi, se crudo, cotto, o cotto come riso all&#39;aceto, cio&egrave; quello che accompagna il pesce nel sushi. Uno di questi nomi, gohan, indica in questa lingua non solo il riso ma anche l&#39;intero pasto (colazione si dice asagohan, cena bangohan), e questo rende l&#39;idea dell&#39;importanza di questo cereale. Dal riso deriva il sak&egrave;, la bevanda pi&ugrave; importante in Giappone. Anche le verdure sono importantissime nella dieta giapponese, sia nella versione pi&ugrave; nota ai palati occidentali, tempura (ovvero in pastella), sia crude o cucinate in altro modo. Nonostante la diffusione del riso, esiste anche la pasta, ed &egrave; anzi consumatissima, anche se non &egrave; proprio identica a quella &quot;occidentale&quot;. Gli spaghetti orientali vengono comunemente chiamati noodle, e sono alla base di piatti notissimi, come, ad esempio, il ramen.<br />La pietanza pi&ugrave; nota del Giappone &egrave; senz&#39;altro il sushi, che unisce i due cardini dell&#39;alimentazione dell&#39;arcipelago, riso e pesce.<br />&nbsp;