<b>In questo libro troverai:</b><ul> <li>Complete e dettagliate spiegazioni sui &quot;meccanismi evolutivi&quot; attraverso cui la nostra mente tiene costantemente a freno il nostro &quot;reale potenziale neurale&quot;, come &quot;sbloccare&quot; quest&#39;ultimo nella sua forma pi&ugrave; vivace, potente e significativa.</li> <li>Come mettere gli ultimi ritrovati delle neuroscienze, teoria della probabilit&agrave; e teoria dei giochi al servizio dei nostri sogni, grandi e piccoli che siano.</li> <li>Daniel Kahneman, Nicholas Taleb, e le favolose intuizioni teoriche dei pi&ugrave; grandi scienziati, psicologi e filosofi sul come dare valore alla propria esistenza, negoziare con l&#39;incertezza e &quot;cesellare&quot; la propria esistenza nella sua forma pi&ugrave; affascinante, seducente e ricca.</li> <li>Kintsugi, Kaizen, To-do list pesate, Matrici Payoff, &quot;Reset journaling&quot;, e decine e decine di strumenti pratici di lavoro, con tanto di tabelle con cui riportare i nostri progressi, analizzare scenari futuri, fare brainstorming, avere cura dei nostri progetti pi&ugrave; preziosi.</li> <li>Cosa vuol dire &quot;giungere mentalmente nella nostra Atlantide&quot;, e perch&eacute; &egrave; cos&igrave; importante.</li> <li>Come aprire le porte della nostra mente all&#39;esplorazione di &quot;nuovi universi&quot; e scatenare nuovi intuizioni, spunti creativi, &quot;straordinarie piccole rivoluzioni&quot;.</li> <li>Il &quot;senso finale dell&#39;esistenza&quot;? Proviamo a parlare anche di quello!</li></ul><b>Il nostro estratto preferito</b><br />&quot;Nessuna risposta tangibile potra` mai esaurire definitivamente il nostro desiderio di dare un senso alla nostra esistenza e ogni &ldquo;bit&rdquo; aggiuntivo che acquisiremo in questo senso porra` inevitabilmente anche delle nuove domande; e` quello che Nagel chiamava &ldquo;L&rsquo;Assurdo&rdquo;, ossia la totale asimmetria informativa tra il nostro (infinito) desiderio di senso e la (minima) &ldquo;disponibilita`&rdquo; dell&rsquo;universo a rivelarcene anche solo un po&rsquo;. E in questa verita` apparentemente terribile c&rsquo;e` in realta` il nucleo di una delle risposte piu` confortanti che potremmo mai darci: ogni istante prestato a un problema irrisolvibile e` un istante sprecato. Se non si puo` dividere per zero d&rsquo;altronde possiamo fare due cose: inventarci delle regole arbitrarie che improvvisamente decidano che &ldquo;il risultato e` pizza margherita&rdquo;, o &ldquo;io sono Dio&rdquo;, compiacendoci poi per il nulla assoluto che abbiamo appena realizzato, oppure semplicemente capire che non e` realmente importante farlo, riconoscere che l&rsquo;unico vero problema deriva dal nostro accanimento, e passare finalmente ad altro; dimenticarci insomma di tutta questa &ldquo;immondizia esistenziale&rdquo; e, piuttosto, capire di poter vivere in totale tranquillita` la nostra vita senza preoccuparcene affatto.&quot;