Molti sostengono che il lavoro del futuro sar&agrave; ibrido. Ma che questa previsione sia pi&ugrave; o meno azzeccata, davvero non possiamo aspirare a qualcosa di meglio? Siamo sicuri di volere un futuro ibrido, in cui gli spazi e i tempi si fondono, cos&igrave; come i confini tra le varie dimensioni della nostra vita?<br />Se lo chiede David Bevilacqua, manager di lungo corso nel settore IT, che parte nella sua riflessione da un esempio molto semplice e concreto: pu&ograve; darsi che questa nuova moda dell&rsquo;ibrido &ndash; l&rsquo;ibridomania &ndash; nasconda in realt&agrave; non una forza ma una debolezza? L&rsquo;imperfezione di una moto Enduro che non performa sullo sterrato come una vera moto da cross, n&eacute; su strada come una moto da strada?<br />Alla febbre dell&rsquo;&ldquo;ibrido&rdquo;, in questo saggio viene contrapposto il concetto di ritmo: pi&ugrave; che mischiare e ibridare lavoro e vita privata, per Bevilacqua &egrave; necessario tenere separati, e per il possibile armonici, i vari ambiti. E ricomporli poi in modo sostenibile.