Una carrozza ristorante corre nella neve. Un blackout improvviso ?e il convoglio, al buio, si arresta.? Un viaggiatore perde i pantaloni e ?la memoria.<br />Qual &egrave; il suo nome? Dov&rsquo;era diretto? Ma soprattutto, ?chi &egrave; stato a mettergli le mani addosso?<br />Inizia un surreale dialogo con un omonimo Sigmund Freud, psichiatra ma non quello psichiatra, e con il rozzo e sadico capotreno Malkovitz. Insieme scendono dal treno per capire cosa sia successo e finiscono nientemeno che nel castello di Fluechstein, ospitati da un certo conte Wilhelm. Qui il nostro viaggiatore scopre di essere atteso per una conferenza sull&rsquo;arte dello jodel, di cui non sa, o perlomeno non ricorda, assolutamente nulla.<br />E mentre il conte, appassionato di caccia alla mucca (pazza!), organizza sontuosi banchetti?per i suoi ospiti, lui si rinchiude in biblioteca, alla disperata ricerca di qualche informazione. Tra i libri conosce la bellissima contessina Adelma, giovane ma dagli appetiti sessuali gi&agrave; decisamente formati. La conferenza incombe, il tempo stringe, e il viaggiatore deve ritrovare se stesso per arrivare a capo dell&rsquo;assurda situazione in cui pare intrappolato...<br />Niente &egrave; come sembra, nell&rsquo;universo narrativo di David Madsen, che scorre? per suggestioni in una continua moltiplicazione dei luoghi mentali, strapazzando con gusto ogni linearit&agrave; della vicenda e lasciando la parola a personaggi eccentrici con la paura di essere sognati anzich&eacute; sognatori. Una commedia insolita e travolgente, che percorre con humour surreale i folli meandri dell&rsquo;umano desiderio.