Umbria, estate 2009. Per Italo, documentarista e produttore cinematografico<br />romano, &egrave; un periodo propizio sia sul fronte personale, sia su quello lavorativo.<br />Arrestato all&rsquo;improvviso per motivi a lui incomprensibili, si ritrova a dover&nbsp; affrontare una serie di cambiamenti radicali, che sconvolgeranno del tutto la sua esistenza.<br />Non &egrave; un errore giudiziario in s&eacute; a spaventarlo, ma il vuoto di punti di riferimento<br />che inizia a crearsi intorno a lui, l&rsquo;incrinarsi di ogni certezza.<br />Malgrado la sua volont&agrave; e la capacit&agrave; di reagire alle avversit&agrave;, si fa sempre pi&ugrave; forte in lui l&rsquo;esigenza di intraprendere un nuovo cammino. Decide di lasciare Roma e partire prima possibile.<br />Un&rsquo;amicizia virtuale, tanto rassicurante quanto enigmatica, segue con attenzione i<br />suoi piani, lo ascolta e lo conforta.<br />Fin dalla prima tappa del suo viaggio, in Patagonia, Italo fa degli incontri&nbsp;&nbsp; particolari e riceve dei segnali che non &egrave; subito in grado di decifrare. Sono d&eacute;j&agrave;-vu criptici e disturbanti. La sua sete di conoscenza, per&ograve;, cresce e diviene sempre pi&ugrave; pressante man mano che prosegue il suo itinerario. La sua strada diventa sempre pi&ugrave; intricata e pericolosa, ma in lui &egrave; forte il desiderio di indagare fino in fondo. Sente che esiste un filo conduttore che lega gli eventi di cui &egrave; stato testimone. Forse l&rsquo;unica via per comprenderli &egrave; quella di scandagliare nel profondo la sua sofferenza.<br />La donna della chat decide di mostrarsi e lo raggiunge in Nepal per guidarlo in quello che resta del viaggio. Lui le si affida in modo assoluto, poich&eacute; &egrave; l&rsquo;unica in grado di trascendere e trasmettergli il senso profondo dell&rsquo;accettazione attraverso riti tribali, violenti e umilianti. A lei Italo consacrer&agrave; corpo e spirito sino all&rsquo;espiazione totale.