Personaggi in cerca di lavoro, in cerca di cibo, in cerca di sesso, in cerca di umanit&agrave;, esistenze che si giocano a testa o croce; suore, arcivescovi, mendicanti, monumenti, smog: &ldquo;Castel Sant&rsquo;Angelo m&rsquo;appare rossiccio nel fresco tramonto romano questa sera, tutto &egrave; crepuscolo, tutto &egrave; Trastevere, e minaccia tramonti all&rsquo;infinito. Io me ne sto in silenzio, pelleossa, col cuore dell&rsquo;Impero che continua a palpitarmi dentro, a pomparmi di bianchitudini, dimentico per un istante gli etruschi e fisso Roma dalla finestra, nel traffico &ndash; Roma scheletrica succhiamarmi &ndash; Roma vegetale &ndash; Roma crocifissa &ndash; Roma comatosa &ndash; dolce morte a leggerne il prezzo &ndash; partono ancora altri applausi e intuisco che la lezione ci &egrave; stata data &ndash; la tortura &egrave; finita.&rdquo;.<br /><br />&ldquo;<b>Strade</b> <b>negre</b>&rdquo; &egrave; un canto ininterrotto che si snoda per esperienze, affabulazioni, chilometri, bestemmie, sonore risate e abissi vertiginosi.<br />&ldquo;Noi ci siamo spezzati, i vulcani eruttano ubriachi stracarichi di lamenti, e noi chiss&agrave;chi, noi negri forse, col nostro impossibile, i nostri boschi e membri e schiume, con le nostre scimmie pesanti, noi risaliamo indemoniati incontro alle foci per farci un tiro fra milleonde, distrutti, squarciati, strafottenti, avanziamo decisi, drastici, dicendo addio all&rsquo;amore, mai quieti nello splendore mai quieto&hellip; noi col nostro burrascoso desiderio d&rsquo;approdare altrove, non contro, ma oltre, noi cos&igrave; carichi di teorie e sigarette, noi dementi, mai rabbiosi, noi magri e squattrinati, noi costruttori di ordigni e rotte, noi che puntiamo il dito negro, noi chiss&agrave; chi, noi ce la ridiamo&rdquo;.<br /><br />Sono la Roma e la Lecce e Parigi a far da sfondo alle vicende del nuovo romanzo di Davide Morgagni, &ldquo;Strade negre&rdquo;, un nuovo colpo inferto alla lingua, alla sintassi, alle buone maniere, romanzo visionario, perch&eacute; totalmente incollato alla superficie febbrile di ci&ograve; che descrive, attuale e immanente, perch&eacute; racconta la realt&agrave; e la crea mentre essa stessa accade sotto i nostri occhi.<br /><br />Dopo avere esordito nel 2014 con il romanzo &ldquo;I pornomadi&rdquo; (Musicaos Editore), ritorna con una nuova storia.