Cinque racconti brevi, accomunati dalla vivida percezione del mistero che si nasconde dietro la cortina dell'apparenza - inaccessibile ai nostri sensi, ma visibile ad uno sguardo più attento -, e dall'inquietudine che inevitabilmente la accompagna.

La prospettiva inversa - quella delle icone russe, caratterizzata dal fatto che il punto di fuga non si trova sulla linea dell'orizzonte, ma sull'osservatore - simboleggia questo sguardo diverso, che parte da sè e si spalanca al mondo ed al mistero che vi si rivela, come un "cielo nascosto dietro le fronde".

Le storie narrate sono slegate tra loro, eppure attraversate da tòpos ricorrenti, come il personaggio di Cate - chiara reminescenza pavesiana - o il tema del difficile rapporto col passato personale, che costituiscono una cornice comune ed un marchio dell'autore.

Le storie di questa raccolta sono state scritte nell'arco di un ventennio, ed hanno subito nel corso degli anni varie rielaborazioni da parte dell'autore. Questo si riflette anche nella difformità degli stili, che intenzionalmente non si è voluto uniformare.

L'autore è un ingegnere con un'irrimediabile passione per la letteratura.