Da cinque mesi il vecchio proprietario Ulpiano Melis cercava inutilmente un servo per il suo ovile: tutti erano alla guerra, ed i padroni che ancora ne avevano uno, si guardavano bene dal lasciarselo pigliare.<br />Durante l&rsquo;inverno, il vecchio Ulpiano aveva fatto tutto da s&eacute;, nell&rsquo;ovile, ma con l&rsquo;avvicinarsi della buona stagione e lo sgravarsi delle pecore, la cosa diventava sempre pi&ugrave; difficile: ed ecco, ai primi di quaresima, come inviato da Dio, si present&ograve; un giovine in cerca di lavoro.<br />Era alto, con le spalle quadrate, i piedi e le mani da gigante; ma dal viso liscio, sebbene guarnito di foruncoli, quasi a met&agrave; occupato dai grandi occhi neri e dalle foltissime sopracciglia che andavano a perdersi sotto i capelli ondulati, si sarebbe giudicato un bambino. Vestiva bene, di fustagno marrone; aveva le scarpe nuove, ed uno zaino invece di bisaccia.