La dea Ecate &egrave; una guida dell&rsquo;anima nell&rsquo;aldil&agrave;, signora dei confini tra civilt&agrave; e terre selvagge, tra luce e buio, tra mondo dei vivi e mondo dei morti. Ecate si sposta, la sua dimora &egrave; il ponte sottile di luce bianca della Luna che sta per scomparire. Come la Luna, Ecate cambia volto e a volte scompare. Depositaria del sapere erboristico, dea delle pozioni magiche, dei farmaci e dei veleni &egrave; l&rsquo;unica dea, oltre a Zeus, il cui potere si estende sui tre regni &ndash; terra, mare e cielo &ndash; e a poter realizzare i desideri degli uomini o a negarne la realizzazione. Una dea immensa, oscura e misteriosa. Protettrice delle strade, degli incroci e dei cani.<br />Mina, aspirante giornalista, potrebbe scrivere su di lei un articolo interessante magari in occasione della notte di san Giovanni tradizionalmente dedicata alle Streghe. Se fosse riuscita a farsi assumere da qualche testata. Invece Mina non ce l&rsquo;ha fatta. Cos&igrave; si &egrave; arresa facendosi risucchiare da una spirale di autodistruzione. Una sera qualsiasi, mentre esce dal solito bar in cui annega la sua solitudine nell&rsquo;alcool, assiste al pestaggio di un cucciolo di cane da parte di tre ragazzi esaltati. Qualcosa la spinge a non fare finta di non vedere, a reagire, almeno questa volta. A qualsiasi prezzo.<br />Il suo gesto non sfugge allo sguardo di Ecate che, rivelandosi ai suoi occhi increduli, le affida una missione e due improbabili colleghi: il cucciolo e un detective privato stile Humphrey Bogart.<br />Se &egrave; vero che non si pu&ograve; sfuggire alla vendetta degli dei, talvolta l&rsquo;essere umano, anche il pi&ugrave; apparentemente bieco, mostra fragilit&agrave; e sentimenti che pesano sulla misura della sua punizione. Perch&eacute; ognuno di noi ha o dovrebbe avere il diritto a una seconda occasione. A Ecate, l&rsquo;ardua decisione&hellip;<br />Romanzo breve appassionante, calibratissimo, capace di leggere nelle sfumature dell&rsquo;anima.