"&hellip;Seppur in quei giorni in clinica avesse conosciuto tanti pazienti, <br/>sentiva su di sé il peso di quegli occhi vuoti, gli occhi di quella donna dal nome così singolare: Sirace."<br/><br/>Pescara. Nella Stanza 112 della clinica psichiatrica vi è da anni una donna senza nome né<br/>ricordi, nessuno la cerca e per molti potrebbe anche non esistere. La donna non articola parole di senso compiuto e ha una strana compulsione: strappa i bottoni dalla propria vestaglia e li ripone nel cassetto del comodino.<br/><br/>Solo l'incontro con la giovane psicologa Aurora Olivio può cambiare l'esito di un destino già designato, ma ricostruire i ricordi del passato ed esplorare i meandri della sua mente è una sfida ardua e ardita, quasi folle. Aurora si ritroverà ad avere tante informazioni discordanti inerenti alla sua paziente e questo renderà ancora più complesso il suo lavoro, alternando colpi di scena e momenti di suspense.