<br />Da bambina Manuela assiste all&#39;arresto del padre, avvenuto a seguito di un&#39;irruzione dei carabinieri nella casa che condivide con la madre e le due sorelle. La piccola scopre la verit&agrave; sulle losche attivit&agrave; dell&#39;uomo troppo tardi e questo ha su di lei pesanti conseguenze. Ormai trentaseienne, si trasferisce dall&#39;Abruzzo a Milano per lavorare come insegnante e convive con gli attacchi di panico e l&#39;impossibilit&agrave; di gestire serenamente i rapporti con gli altri. I ricordi e le angosce attanagliano la sua mente, che quasi per autodifesa ha generato Nano, un&#39;allucinazione che la sprona a non cedere sempre il passo alla paura. L&#39;incontro con Davide, un collega, sposta i suoi precari equilibri e la mette di fronte alla necessit&agrave; di chiudere i conti col passato. A costo di superare quelli che reputa dei limiti personali invalicabili. &quot;La vertigine del tutto&quot; attraversa l&#39;esistenza di Manuela alternando pi&ugrave; piani temporali e affronta con schiettezza il tema della salute mentale, permettendo di immergersi e immedesimarsi nelle esperienze della protagonista.