Il libro nasce dal desiderio di raccogliere esperienze e riflessioni di maestri e maestre, educatori e educatrici del Movimento di Cooperazione Educativa sul difficile periodo della chiusura delle scuole e dei servizi, causa emergenza Covid. Con un taglio trasversale, si documentano qui molteplici esperienze, mettendo in luce concetti e pratiche educative elaborate nel Movimento e considerate molto significative per la prima infanzia. Prime tra tutte, la “pedagogia dell’ascolto” che, negli anni, si è tradotta in pratiche metodologico-didattiche che hanno modificato profondamente il modo di fare e di stare al nido e a scuola. Parlare di ascolto significa riconoscere il diritto dell'infanzia a crescere nell’attenzione degli adulti e del mondo della scuola, valorizzare il vissuto del bambino per avviare esperienze di apprendimento. Ancora, considerare il corpo, il gioco, il movimento come prime forme di conoscenza per garantire un approccio globale e interdisciplinare che non perda mai di vista l'unitarietà dello sviluppo e del processo cognitivo. Questo libro vuole essere testimonianza, proponendo un dialogo con docenti e famiglie, volgendo lo sguardo oltre l’emergenza, considerando anzi il valore che, in questa difficile fase, si è riusciti a scoprirne.