Si racconta la storia di Carlo. Si racconta di Carlo bambino, e studente, e poi studente universitario, e del suo lungo rivoltarsi nel fango della vita quotidiana, nei giochi oscuri o banali delle piccole ambizioni, delle speranze, della fede tradita e dell’amore furibondo della carne, della mente malata. Carlo insegue l’amore di Anna, giovanissima, l’amicizia di Fausto, fratello di Anna e li perde entrambi. Coltiva il rapporto con la moglie insoddisfatta del vicino di casa. S’avventura con Marisa, figlia del vecchio fascista del luogo e crede di averla messa incinta. Il vecchio fascista esilia la figlia in un piccolo paesino della Liguria al confine con la Francia, presso dei parenti, e costringe Carlo a sposarla e a trasferirsi laggiù. Carlo diventa bibliotecario della piccola biblioteca del paese, organizza manifestazioni di carattere ludico culturale, si dedica alla politica, riesce a comprarsi una casa con tanti olivi attorno, organizza un centro culturale aperto a tutti, extracomunitari compresi, aiutato dal Comune. Nel frattempo il matrimonio diventa una relazione aperta e Marisa è spesso fuori casa, giorno e notte, con nuovi amici e Carlo ha le sue avventure di una notte. Fino a quando Marisa viene ritrovata morta a lato della strada che porta in Francia, nuda, piena di droga. E si scopre che frequentava amici danarosi e cocainomani, che l’hanno abbandonata ormai in overdose là dove è stata ritrovata. E Carlo ora è solo con i figli. Un giorno si presenta la sorella maggiore di Marisa, Marinella, da anni lontana, che si fa accogliere in casa, accudisce i nipoti, segue la vita di Carlo. Per mesi stanno l’uno accanto all’altro senza che nulla accada. Mesi in cui Marinella fa strane rivelazioni sul padre, morto da tempo, parla di rapporti incestuosi, del figlio di Carlo che non sarebbe figlio di Carlo. Carlo entra in crisi, la sede del centro viene bruciata, Carlo offre la sua casa per le attività del centro. Carlo e Marinella diventano amanti, marito e moglie. E gli anni passano tra brevi momenti di serenità e nuovi risvolti drammatici. Ancora la politica, ancora una disillusione. Si racconta della vecchiaia di Carlo e di Marinella, la malattia, la corsa verso il nulla.